La magnetoterapia è una fisioterapia che sta a metà fra il convenzionale e l'alternativo (è stata riconosciuta a livello nazionale come terapia omeopatica e naturopatica). Questa situazione già evidenzia come risulti complesso il parlarne con cognizione di causa, senza lasciarsi andare a facili ottimismi o ad affrettate stroncature.
La validità dell'applicazione dei campi magnetici in campo terapeutico è stata riconosciuta a livello ufficiale in campo medico solo negli ultimi decenni; infatti si è scoperto, grazie all'ausilio di microscopi elettronici, che gli impulsi elettromagnetici riescono ad eccitare le cellule ripristinando la normale polarizzazione della membrana cellulare, con la conseguenza di determinare una rapida azione di rigenerazione dei tessuti ossei e cutanei, ed inoltre aumentano sensibilmente anche le difese immunitarie dell'organismo.
Questi impulsi inoltre migliorano la circolazione sanguigna fluidificando il sangue, sono in grado di stimolare la produzione di endorfine da parte del sistema neurovegetativo, con conseguente riduzione del dolore associato ai vari stati patogeni, e possiedono una efficace azione antiinfiammatoria, collegata alla fluidificazione e relativo drenaggio delle sierosità che costituiscono le infiammazioni stesse.
A livello terapeutico si usano ovviamente campi elettromagnetici a bassa intensità; l'ampio spettro di frequenze presenti, da 30 a 900 Megahertz, viene erogato con una potenza complessiva di circa 1 Watt.
E' importante sottolineare che questa terapia, contrariamente alle normali terapie farmacologiche, non intossica l'organismo e non genera nessun effetto collaterale né dipendenza; ed offre inoltre il vantaggio, rispetto alle altre terapie, di non necessitare della ricerca di punti particolari per l'applicazione, in quanto è sufficiente posizionare il sensore irradiante sulla zona da trattare.
Per l'uso, è importante evidenziare la durata di ogni applicazione, compresa da un minimo di 30 a un massimo di 90 minuti, seguiti da una pausa di almeno due ore. Risultati negativi, ottenuti in passato con apparecchi di questo tipo, sono dovuti al mancato rispetto di questo semplice protocollo.
Per ottenere la massima efficacia è importante effettuare almeno una applicazione al giorno per almeno dieci giorni. Occorre tener conto che ogni tipo di fisioterapia necessita di tempi prolungati per esplicare il suo effetto, per cui è consigliabile proseguire anche per 15 o 20 giorni, anche nel caso di totale remissione dei sintomi, per prevenire ricadute.
Gli effetti della magnetoterapia sono molteplici, ne elenchiamo di seguito alcuni:
effetto antalgico
azione di neuroregolazione sull'ipotalamo, sul fegato e sulla milza
regolazione della motilità intestinale
azione anti invecchiamento dei tessuti
miglioramento del metabolismo della cute
attività batteriostatica
accelerazione dei processi di guarigione dei tessuti molli
eliminazione dello spasmo muscolare
aumento del flusso ematico periferico e della velocità di scorrimento del sangue.
aumento della produzione e deposizione del collagene
aumento dell'irrorazione vascolare
La magnetoterapia viene utilizzata per:
alleviare dolori muscolari e reumatici
accelerare la cicatrizzazione di ferite e piaghe
curare mialgie, artrosi, lombalgie, sciatiche, emicranie, cefalee, vertigini
curare varici, flebiti, vascolopatie, gengiviti, sinusiti, riniti, otiti, tendiniti, talalgie
curare tutti gli stati infiammatori
ringiovanire la pelle attenuando le rughe
rinforzare le difese immunitarie dell'organismo.
Portatori di Pace-Maker o altri ausili elettronici
Donne in gravidanza.
Durante sanguinamenti di qualsiasi origine
Episodi acuti di tubercolosi
In caso di cancro, o durante la convalescenza postoperatoria di asportazione, o durante il relativo trattamento chemioterapico
In caso di infezioni batteriche o micotiche
In caso di attacchi epilettici
In caso di ipotensione, pressione sanguigna estremamente bassa
Da due giorni prima a due giorni dopo il periodo mestruale
Durante l'assunzione di farmaci cortisonici
Al contrario, si può vantaggiosamente associare alla laserterapia.
Durante il trattamento magnetoterapico è importante non effettuare radiografie, altrimenti il risultato delle applicazioni verrà compromesso. Si può, al contrario, effettuare applicazioni di magnetoterapia per accelerare la riabilitazione dopo aver effettuato esami con raggi X o altri tipi d irradiazioni.
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