La magnetoterapia a bassa frequenza, conosciuta anche come magnetoterapia a campi pulsati, è una fisioterapia che sta conoscendo una larghissima diffusione negli ospedali e negli ambulatori medici.
Gli studi che anno dato una svolta all'utilizzo della magnetoterapia BF sono stati effettuati nel corso degli anni '80 del secolo scorso in Cecoslovacchia da una squadra di 80 dottori. In seguito a questa esperienza furono progettati i primi apparecchi elettronici dedicati alle applicazioni di magnetoterapia. L'obbiettivo di tali studi, pienamente raggiunto, era di ricercare metodologie di cura senza l'uso di prodotti farmaceutici, che agendo a livello biochimico presentano sempre effetti collaterali tossici.
I campi elettromagnetici pulsati a bassa frequenza mettono in oscillazione le molecole di acqua, estremamente abbondanti nell'organismo. Infatti la molecola dell'acqua ha la caratteristica di essere un dipolo, cioè di presentare una zona positiva in corrispondenza degli atomi di idrogeno e una negativa in corrispondenza di quello di ossigeno. Il campo elettrico presente interagisce con quello elettromagnetico generato dalla magnetoterapia, creando un movimento a livello microscopico che agisce come micromassaggio a livello cellulare, che a sua volta favorisce l'afflusso di ossigeno e sostanze nutritive e la rimozione dei cataboliti.
La conseguenza è di determinare una rapida azione di rigenerazione dei tessuti ossei e cutanei, ed inoltre di aumentare sensibilmente anche le difese immunitarie dell'organismo. Occorre notare che si tratta di migliorare lo stato di salute di ogni singola cellula, così come effettuato anche dalla magnetoterapia AF, ma con un differente meccanismo di azione, cosicché le indicazioni sono in gran parte sovrapponibili, e l'efficacia dei due metodi può essere utilizzata in modo sinergico.
E' importante sottolineare che questa terapia, contrariamente alle normali terapie farmacologiche, non intossica l'organismo e non genera nessun effetto collaterale né dipendenza; ed offre inoltre il vantaggio, rispetto alle altre terapie, di non necessitare della ricerca di punti particolari per l'applicazione, in quanto è sufficiente posizionare il sensore irradiante sulla zona da trattare.
Gli effetti della magnetoterapia sono molteplici, ne elenchiamo di seguito alcuni:
Veloce rigenerazione delle cellule
Attività antiinfiammatoria
Azione analgesica
Vasodilatazione, che consente una migliore irrorazione sanguigna della zona interessata
Stabilizzazione della pressione sanguigna
Rafforzamento del sistema immunitario
Stimolazione della crescita e riparazione dei tessuti ossei
Ridotto uso di farmaci
Riduzione dei dolori muscolari grazie all'azione rilassante
aumento della produzione e deposizione del collagene
Portatori di Pace-Maker o altri ausili elettronici
Donne in gravidanza.
Durante sanguinamenti di qualsiasi origine
Episodi acuti di tubercolosi
In caso di cancro, o durante la convalescenza postoperatoria di asportazione, o durante il relativo trattamento chemioterapico
In caso di infezioni batteriche o micotiche
In caso di attacchi epilettici
In caso di ipotensione, pressione sanguigna estremamente bassa
Due giorni prima e due giorni dopo il periodo mestruale
Durante l'assunzione di farmaci cortisonici
Al contrario, si può vantaggiosamente associare alla laserterapia.
Durante il trattamento magnetoterapico è importante non effettuare radiografie, altrimenti il risultato delle applicazioni verrà compromesso. Si può, al contrario, effettuare applicazioni di magnetoterapia per accelerare la riabilitazione dopo aver effettuato esami con raggi X o altri tipi d irradiazioni.
Per visitare la prossima pagina, clicca qua sotto.