Gli elettrostimolatori sono una categoria di elettromedicali che trova ampio uso nella pratica terapeutica. Si basano sull'applicazione di tensioni e correnti di opportuna ampiezza e forma d'onda sul corpo del paziente; per questo motivo ne consiglio l'uso a persone competenti.

 

I livelli di corrente non sono mai tali da rappresentare un pericolo, e inoltre ogni uscita è sempre regolabile, in modo tale che partendo da zero ogni paziente trovi il livello corretto per la sua personale sensibilità. Tuttavia manovre errate possono avere conseguenze spiacevoli: per esempio, se si applicano le piastre su un neo si potrà riscontrare una bruciatura dolorosa, e analogamente in caso di vene varicose o lesioni cutanee, anche di modesta entità. Non dovranno far uso di questi apparecchi, né di altri elettromedicali, i portatori di pace-maker e le donne in gravidanza.

 

Vorrei osservare che oggi è molto diffuso il commercio di elettrostimolatori portatili a prezzi molto bassi. Forse avete avuto occasione di provarne uno, e magari non avete ottenuto i benefici aspettati. Molti di questi apparecchi erogano in uscita una semplice onda quadra, che da un lato fa effettivamente contrarre i muscoli, ma dall'altro è del tutto inadeguata a esercitare un'azione terapeutica. Per ottenere benefici, un elettrostimolatore deve erogare un'onda molto più complessa, composta da una serie di impulsi positivi, una breve pausa e una serie di impulsi negativi, per poter annullare l'effetto di elettrolisi del sangue; inoltre deve essere in grado di erogare dei treni di impulsi composti come già visto, alternati a pause il cui tempo deve essere gestibile dall'utente.

 

 

 

 





Stimolare i muscoli con appropriati impulsi elettrici allo scopo di farli lavorare in modo indipendente dalla volontà è una pratica ampiamente diffusa a scopo terapeutico. A prima vista potrebbe sembrare superfluo: per tonificare i muscoli delle gambe, per esempio, è sufficiente fare lunghe passeggiate. Ma non sempre ciò è possibile. Se avete portato un gesso, o siete convalescenti da una seria malattia che vi ha costretto a rimanere a letto, con l'elettrostimolazione potrete rinforzare gradualmente e progressivamente i vostri muscoli, per essere pronti a ritornare alla vostra normale attività. Se avete un lavoro sedentario potrete ugualmente giovarvene, mentre gli sportivi potranno migliorare le proprie prestazioni senza ricorrere a sostanze giustamente vietate. Ancora, questo apparecchio vi consentirà di tonificare i glutei, e inoltre la ginnastica passiva migliora la circolazione sanguigna, qualunque sia la sede nella quale è praticata.

 

Per trarre beneficio dalla ginnastica passiva è bene iniziare con la velocità più bassa per circa dieci minuti, per preriscaldare i muscoli, per poi passare alla velocità media per altri cinque minuti e a quella più alta per altri cinque. E' necessario anche non sovraccaricare di lavoro un muscolo non allenato, cominciando con tempi ridotti per poi allungare gradualmente i tempi di applicazione. Non dovranno usare questo apparecchio i portatori di pace-maker, i soggetti epilettici e le donne in gravidanza (limitatamente alla zona addominale); le placche non dovranno essere applicate su ferite aperte, vene varicose o nei. Un lieve rossore potrà apparire sul punto dell'applicazione, ma sparirà dopo pochi minuti.

 

L'apparecchio che vi propongo per questa terapia è decisamente professionale, nonostante le dimensioni molto ridotte. Viene alimentato da una batteria ricaricabile inclusa nel contenitore, perchè le norme di sicurezza impongono che, nel caso di apparecchi elettromedicali che hanno un diretto contatto elettrico con il corpo del paziente, la spina deve essere distaccata dalla rete luce.

 

I comandi sono, ancora una volta, molto semplici. Un tasto permette di scegliere la velocità degli impulsi, e l'accensione di un led segnalerà la scelta effettuata tra quelle disponibili: bassa, media, alta e automatica. Selezionando la velocità automatica l'apparecchio funzionerà per dieci minuti a velocità bassa, cinque a velocità media e cinque a velocità alta, dopodichè si fermerà. Per farlo ripartire occorrerà premere un tasto che ha la duplice funzione di start e stop. Una manopola consentirà di regolare l'intensità degli impulsi, e due coppie di boccole consentiranno di collegare quattro elettrodi di gomma conduttrice.

 

Prima di accendere l'elettrostimolatore le placche dovranno essere ben aderenti, e la manopola dovrà essere ruotata verso il minimo. Bisognerà poi premere il tasto SELECT per scegliere la velocità desiderata e poi START/STOP per iniziare. A questo punto bisognerà ruotare lentamente la manopola dell'intensità fino a trovare il punto in cui i muscoli cominceranno a contrarsi e a rilassarsi ritmicamente. Naturalmente, istruzioni più dettagliate sui punti dove applicare le placche saranno allegate all'apparecchio.

 


 





 





 

Il generatore di onde di Kotz è un elettrostimolatore muscolare che fornisce sugli elettrodi treni di onde sinusoidali, anzichè onde quadre come gli altri apparecchi analoghi. La stimolazione che ne risulta è più dolce, più adatta a muscoli non abituati a lavori intensi, mentre gli elettrostimolatori tradizionali hanno un effetto più forte e deciso. Le onde di Kotz hanno anche la caratteristica di penetrare più in profondità, e perciò stimolare tutte le fibre muscolari, e inoltre sono maggiormente tollerate anche da persone sensibili. Sono quindi adatte al recupero funzionale di muscoli molto debilitati, ma anche a tonificare gruppi muscolari sani a scopo estetico o sportivo.

 

Come per tutti gli apparecchi elettromedicali, non devono usarlo i portatori di pace-maker e le donne in gravidanza. Non ci sono altre controindicazioni.

 

L'apparecchio che vi propongo per fare queste applicazioni è decisamente professionale. Naturalmente, come abbiamo già visto sopra, è alimentato da una batteria ricaricabile. Dispone di due uscite completamente indipendenti: per ciascuna, infatti, è possibile regolare separatamente l'intensità, il tempo-ON e il tempo-OFF, cioè i tempi in cui è o non è presente il segnale in uscita. C'è un tasto che consente di scegliere il tempo totale dell'applicazione, e il tasto START-STOP.

 

Naturalmente, anche in questo caso, troverete allegate all'apparecchio istruzioni più dettagliate sulle regolazioni più adatte ad ogni tipo di applicazione.

 


 

 

 

 

 



 

Questo è un apparecchio altamente professionale, che racchiude in sè le funzionalità di due distinti apparecchi. Infatti l'elettrostimolatore faradico serve a fornire ai muscoli una stimolazione che li induca a lavorare con una ridotta produzione di acido lattico, che è responsabile del senso di fatica e di dolore muscolare, mentre i biostimolatori anticellulite sono correntemente impiegati nei centri di estetica per disinfiammare le cellule che, bloccando il microcircolo, creano i famosi, antiestetici e spesso dolenti cuscinetti di adipe. Avere un solo apparecchio che integra le due funzioni aiuta a migliorare l'efficacia del trattamento; infatti per ottenere il massimo risultato nella lotta alla cellulite la miglior strategia è di alternare una applicazione faradica con una anticellulite.

 

La fonte di alimentazione, come abbiamo già visto, è ricavata da una batteria ricaricabile. Abbiamo, in questo caso, ben quattro uscite distinte, ciascuna delle quali può essere separatamente regolata per mezzo di una manopola. E' presente un display che indica il tempo trascorso con un conteggio alla rovescia partendo da trenta minuti, che è il tempo programmato, ma può essere manualmente modificato facendo uso del pulsante start e del pulsante pause. Un terzo pulsante permette di scegliere la modalità faradica o anticellulite, e una barra di led informerà sullo stato corrente della terapia.

 

Istruzioni e consigli maggiormente dettagliati, come sempre, accompagneranno l'apparecchio per scoprirne tutti i possibili usi e applicazioni.

 

 

 


 

 


 





 

La ionoforesi è un classico tra gli apparecchi elettromedicali; si usa per far penetrare un farmaco nella sede locale desiderata, senza introdurlo per via generale, in modo da minimizzare o annullare del tutto gli effetti collaterali indesiderati e, al contrario, massimizzare i benefici.

 

Il principio di funzionamento è molto semplice: si tratta di applicare una tensione continua su due piastre, di cui una naturalmente avrà polarità positiva e l'altra negativa. Il farmaco dovrà essere disciolto in soluzione acquosa e applicato sulla piastra positiva, se la sua polarità è positiva, o su quella negativa, se la sua polarità è negativa. Poichè uguali polarità si respingono, mentre polarità opposte si attraggono, il farmaco si allontanerà dalla piastra dove era stato depositato per dirigersi verso quella opposta, e così facendo si collocherà nella zona intermedia, e cioè proprio in quella sede del corpo dove il terapista voleva mandarlo.

 

Non tutti i farmaci sono adatti per praticare la ionoforesi, perchè non tutti possiedono una spiccata polarità elettrica; e d'altra parte io, essendo un tecnico, non posso assumermi la responsabilità di prescrivere farmaci. Perciò, se volete praticare questa terapia, avrete sicuramente bisogno di parlarne con il vostro medico di fiducia. Il mio compito si limita a fornirvi un valido apparecchio elettronico, e come sempre a un prezzo molto competitivo rispetto a ciò che potrete trovare sul mercato. Nelle istruzioni che troverete allegate all'apparecchio, comunque, sarà presente un elenco dei farmaci che solitamente vengono impiegati a questo scopo.

 

Le indicazioni per le quali viene usata la ionoforesi riguardano principalmente la cura di infiammazioni e/o dolori localizzati in un punto ben preciso, sia esso un ginocchio, tutta una gamba, un braccio, la cervicale o quant'altro. Viene anche impiegata in campo estetico, per cui questo apparecchio potrebbe diventare il naturale completamento del biostimolatore faradico e anticellulite.

 


 

 

 

 

 

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